Da venerdì 18 a domenica 20 giugno proseguono le visite nel Parco Archeologico di Rudiae, lungo Via San Pietro in Lama, a Lecce. Grazie a un accordo di fruizione e promozione stipulato tra la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Brindisi e Lecce e ARVa SRL, in collaborazione con Comune di Lecce, dal 2018 è possibile visitare il Parco Archeologico della città fondata dai Messapi e l’Anfiteatro romano, costruito nei primi anni del II sec. d.C., durante il regno di Traiano. In particolare nel week end delle “Giornate europee dell’Archeologia“, le visite saranno possibili venerdì e sabato alle 17 e alle 18:30 (biglietto 5 euro, ridotto dai 7 ai 18 anni 4 euro, gratuito under 7 anni – info e prenotazioni 3491186667 – 3495907685 – www.parcoarcheologicorudiae.it). Domenica 20 (ore 18:30 – posti esauriti) il Parco ospiterà “Agli inferi con Orfeo” a cura dell’associazione culturale Articolo 9 in collaborazione con Arva e con il sostegno di Regione Puglia, Piiil Cultura Puglia e Teatro Pubblico Pugliese. L’appuntamento speciale proporrà lungo il percorso incursioni teatrali a cura di Improvvisart e nell’anfiteatro un reading teatrale della Compagnia Salvatore Della Villa e un concerto finale dell’arpista salentina Angela Cosi.
 
Su Facebook, YouTube e Instagram è disponibile “Rudiae, dove tutto ebbe inizio“, un breve promo diretto da Roberto Leone (Airfilm S.r.L. Società di produzioni cinematografiche), che ospita attori e comparse in costume grazie alla collaborazione con Legio VIII Avgvsta Salento, Gruppo Storico – Città di Latiano, Milites Friderici II, Gruppo di Promozione Umana di Oria,  incentrato sulla figura di Otacilia Secundilla, una giovane donna romana vissuta duemila anni fa, con la sua opera filantropica ha donato le economie per la costruzione dell’anfiteatro nella patria del poeta Quinto Ennio. Lecce può vantare, infatti, due anfiteatri romani a distanza di circa tre chilometri: quello di Lupiae in Piazza Sant’Oronzo, nel cuore della città, e quello dell’antica Rudiae, nelle campagne alle porte del capoluogo salentino. In questi anni il Parco ha anche ospitato numerosi spettacoli teatrali del progetto Taotor – Teatro, mito e archeologia di Astragali teatro, presentazioni e altre attività. Nel 2020 il Parco è stato premiato come “migliore gemma nascosta” italiana della quarta edizione dei “Global Remarkable Venue Awards” promossa da Tiqets, piattaforma di prenotazione online, leader a livello mondiale per musei e attrazioni, che ha ricevuto un finanziamento di 60 milioni di dollari da Airbnb.
 
LA VISITA
Il percorso di visita di Rudiae prende avvio dall’area di Fondo Acchiatura. Qui è possibile visitare le strutture archeologiche messe in luce nel corso dei vecchi scavi degli anni ’50, ovvero le due strade basolate ortogonali, il luogo di culto e l’ipogeo ellenistico, al quale non è possibile accedere. Dopo aver visitato i resti archeologici di Fondo Acchiatura, il percorso prosegue sul lato nord dove un varco nel muro a secco consente un’affascinante veduta dall’alto dell’anfiteatro al quale si accede mediante una rampa di scale in acciaio situata in corrispondenza dell’ingresso sud del monumento; il sito è parzialmente fruibile anche per persone con disabilità motoria, poiché è presente un percorso semi-sterrato lungo il lato est che, attraverso una rampa in terra, permette di scendere nell’anfiteatro dall’ingresso nord. La visita, supportata dal virtual tour su tablet e da pannelli con foto, ricostruzioni virtuali e illustrazioni grafiche, permetterà di scoprire tutte la fasi di vita e monumentalizzazione dell’area, a partire dall’Età messapica, quando fu realizzata la cisterna (lacus) per la raccolta delle acque meteoriche, fino ad arrivare alla costruzione dell’anfiteatro nei primi anni del II sec. d.C., durante il regno di Traiano. In seguito, si risale dalla rampa in terra e da lì si percorre la stradina perimetrale che consente una vista stupenda del settore ovest, dove è possibile osservare la stratificazione delle strutture del lacus, dell’anfiteatro e del muretto a secco ottocentesco, impreziosita dalla presenza degli ulivi. Oltre agli aspetti archeologici, il sito, distante dall’inquinamento acustico della città, è caratterizzato da un silenzio suggestivo, interrotto solo dal frinire delle cicale, e dagli aromi delle presenze botaniche mediterranee (timo, rucola a fiori bianchi, orchidee, ecc.), in grado di sviluppare molteplici percezioni sensoriali.
 
Per info e prenotazioni
3491186667 – 3495907685
info@parcoarcheologicorudiae.it
parcoarcheologicorudiae.it