Passeggiare durante il periodo natalizio tra i vicoli della città di Lecce, o dei piccoli borghi della provincia, significa imbattersi in una delle esperienze artistiche più fortemente radicate nel territorio salentino, quella dei presepi in cartapesta.

Quando si sia sviluppata questa antica arte in Salento non è facile stabilirlo anche se alcune statue rinvenute in Terra d’Otranto, realizzate con questo straordinario materiale, sono databili alla prima metà del Seicento. È molto probabile che questa arte sia stata importata dalla vicina Napoli dove era in uso già da tempo soprattutto per la realizzazione della statuaria nelle chiese ma anche delle maschere di carnevale.

Inizialmente, infatti, la cartapesta fu impiegata per la realizzazione delle grandi statue raffiguranti santi presenti in molte chiese barocche sparse su tutto il territorio salentino; il perché dell’utilizzo di questo materiale è presto detto: era molto più economico rispetto al legno e al più costoso marmo, oltremodo malleabile, molto più leggero e il risultato finale era ugualmente pregevole.

Negli anni la cartapesta ha trovato ampia diffusione anche in quella che, a torto, è considerata un’arte minore, quella dei presepi. Secondo il poeta Vittorio Bodini, l’idea di utilizzare la cartapesta per dare forma alle statuette che animano il presepe sarebbe nata nientemeno che nelle botteghe dei barbieri. Furono proprio i barbieri leccesi, infatti, i primi “pupari” a usare questo materiale. I personaggi che via via prendevano forma erano ispirati ai mestieri più antichi ancora presenti nella società salentina e che ben si prestavano a restituire intatta la magia del Natale: l’acquaiola, la portatrice di legna, il pescatore, il pastore…

Ma cos’è esattamente la cartapesta? La sua più antica definizione è rintracciabile in un dizionario enciclopedico edito a Venezia nel 1830 dove viene definita “carta macerata in acqua e ridotta liquida o in pasta”. Un materiale povero, dunque, facilmente reperibile ma resistente se opportunamente lavorato, una vera e propria risorsa nelle mani sapienti degli artigiani.

La fantasia dei pupari leccesi ha poi arricchito questo materiale povero con i colori più vivaci e le forme più originali. Oggi sono tante le scuole di cartapestai presenti in Salento, ognuna con la sua storia da raccontare, i suoi maestri, i segreti custoditi gelosamente e ognuna in grado di restituire, intatta, la magia del Natale.
La tradizione della cartapesta è ormai così radicata in Salento che nel 2009 è stato inaugurato a Lecce, all’interno del Castello Carlo V, il Museo della Cartapesta. Qui è possibile ammirare la ricostruzione di un’antica bottega artigiana, scoprire le tecniche e gli strumenti usati dai maestri e ammirare la collezione di circa ottanta opere dei principali cartapestai di Lecce, realizzate a partire dal XVIII secolo fino ai nostri giorni.

Foto di Stefania Martino (@cartapestadistefania)