Piazza Duomo, nodo focale della città, è una tra le più belle piazze d’Italia.

Vi si accede da un passaggio angusto così lo scenario ampio, signorile ed elegante della piazza, si apre inatteso a chi vi si affaccia per la prima volta. 

La sua spettacolare teatralità colpì non poco i dotti viaggiatori del secolo scorso alla scoperta dei tesori della Terra d’Otranto. 

La piazza è una sorta di scena teatrale: intorno ad un cortile si allineano il Duomo con il campanile, il Palazzo Vescovile e antichi palazzi. 

Il Duomo

Il Duomo

Spettacolare, il Duomo, la cui facciata principale, piuttosto semplice sotto il profilo decorativo, si sviluppa in due ordini arricchiti dalle statue di S.Gennaro, di S. Ludovico e dei SS Pietro e Paolo. La facciata laterale, invece, è riccamente decorata: lo sfarzoso portale, presenta ai lati due nicchie con le statue di S. Giusto e Fortunato, ed è sovrastato da una balaustra con al centro la maestosa statua di S. Oronzo. 

La differenza tra le due facciate si spiega perchè chi entrava nella piazza si trovava di fronte la facciata laterale e non il prospetto principale; da qui la necessità di attribuire a questa parte una importanza maggiore, realizzando quasi un arco del trionfo. 

L’interno del Duomo, a croce latina, a tre navate divise da pilastri e da semicolonne, è arricchito da dodici altari, oltre il maggiore e da opere pittoriche realizzate da valenti artisti. La navata centrale e il transetto sono coperti da uno splendido soffitto ligneo a lacunari intagliati e dorati, risalente al 1685. 

In fondo all’abside si può ammirare il pregevole, sontuoso altare maggiore in marmo, dedicato a Maria Assunta. 

Nel transetto il primo altare che si trova è quello del Crocifisso e del Sacramento (1780), di fronte a questo altare si rimane colpiti dal profondo contrasto tra l’eleganza e la ricchezza del contesto e l’essenzialità della croce lignea che si staglia possente sullo sfondo. 

 Il Duomo e l'Episcopio

Il Duomo e l’Episcopio

L’episcopio naturale prosecuzione della facciata principale del Duomo è un’opera settecentesca che conferisce alla piazza eleganza sobria e raffinata. 

Pregevole la facciata: su un alto basamento bugnato poggia un profondo portico arcuato su cui campeggia imperioso lo stemma del vescovo committente Carafa. Busti di personaggi illustri impreziosiscono di storia la balaustra sormontata, nella parte centrale, da uno dei primi orologi pubblici della città realizzato nel 1764. 

Il Seminario

Il Seminario

L’ottava meraviglia del mondo! così fu definito il Seminario dai contemporanei; la facciata sobria, raffinata, elegante ma possente, riccamente e minuziosamente decorato l’interno. 

Questo magnifico monumento che occupa gran parte del lato destro della piazza fu disegnato alla fine del ‘600 da Giuseppe Cino senza risparmio di bugne, di paraste, di logge, colonne e fregi ornamentali e fu inaugurato il 1709. 

Nel cortile interno del seminario, ci si ferma stupefatti dinanzi ad una vera e propria gemma del barocco leccese, il celebre e magnifico Pozzo del Cino. 

Posto al culmine di quattro gradini circolari, finemente decorato con fregi e festoni di fiori e frutti, il pozzo è poi coronato dalla statua di una figura femminile che sembra danzare lievemente su un arco snello sorretto da amabili putti. 

Il Pozzo del Cino

Pozzo del Cino

Il maestoso campanile si staglia nel cielo con i suoi quasi 70 metri di altezza, si eleva grandioso e slanciato con balaustre, padiglioni attorniati da guglie piramidali, raffinate decorazioni ed è coronato in cima da una sorta di tempietto ottagonale sormontato dalla cupola con i suoi quattro pinnacoli. Una banderuola girevole che effigia il santo patrono di Lecce svetta in cima e sembra guardare dall’alto tutto il Salento, i suoi affascinanti paesaggi naturali, le sue coste e il suo limpido mare.