Nel cuore del centro storico di Andria, alle spalle della storica Piazza “Catuma”, ovvero Piazza Vittorio Emanuele, si trova la Cattedrale, intitolata a San Riccardo ed a S. Maria Assunta. La Chiesa è un bellissimo esempio del Romanico Pugliese e la sua storia è dotata di notevole fascino.

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Si racconta che la sua fondazione, risalga ai primissimi anni di vita del cristianesimo. A consacrarla come tempio cattolico, sarebbe stato S. Pietro che, durante il suo viaggio da Antiochia a Roma, avrebbe fatto tappa ad Andria per convertirne la popolazione e dopo esser riuscito nel suo intento, avrebbe provveduto a consacrare il preesistente tempio italico.
L’impianto della chiesa romanica, invece, viene fatto, approssimativamente, risalire ai primi tempi della dominazione Normanna.

Ma la chiesa come appare oggi è frutto di rifacimenti e ricostruzioni infatti nel 1350 venne per buona parte distrutta e ricostruita nel 1438, il porticato risale invece al 1844 ed è in stile neoclassico, infine, il frontone della chiesa, con il suo rosone, sono frutto di una recente (1960-1965) ricostruzione.

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A sinistra della facciata, si trova il campanile realizzato tra il XII ed il XIV secolo, sulle rovine di un precedente impianto longobardo. La torre campanaria è caratterizzata da quattro monofore ogivali e da quattro bifore ogivali, di realizzazione successiva.
Alla sommità del campanile troviamo un gallo di rame che simboleggia S. Pietro.

L’interno del tempio è a croce latina ed è suddiviso in tre navate. Il soffitto della navata centrale è coperto da travi di legno a capriate. Nel transetto del braccio nord si trova la Cappella di S. Riccardo, costruita nel 1440, la quale custodisce le ossa del Santo patrono della città. Il basso presbiterio è contraddistinto dal meraviglioso soffitto dipinto e raffigurante le immagini di S. Michele Arcangelo e di S. Nicola di Mira.

Un grande arco a sesto acuto introduce all’altare maggiore, dietro il quale troviamo il coro e la cappella che custodisce la reliquia della Sacra Spina, la spina più grande ed appuntita della corona che Gesù indossò sulla croce.

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Sotto il presbiterio si trova la cripta paleocristiana, che un tempo sorgeva a livello della strada.
È caratterizzata da due navate a crociera disegnate da quattro archi adagiati su cinque colonne, alcune delle quali conservano ancora i capitelli originali.

L’abside presbiteriale, di forma semicircolare, è costituito da un pilastro che sostiene due archi formanti il deambulatorio. Bisogna ricordare, che nel pronao si trovano i loculi dove Federico II di Svevia fece seppellire due delle sue mogli, Isabella d’Inghilterra e Jolanda di Brienne. La leggenda narra che, fu questa la ragione per cui l’imperatore fece costruire l’unica grande trifora di Castel del Monte rivolta verso Andria.